Una casa di inizio ‘800, dimora di una giovane famiglia che colleziona arte contemporanea. Un lavoro di risanamento trasfigurato in provocazione, per valorizzare tutto ciò che la casa a poco a poco svelava: telai e tasselli di legno nelle murature, tamponamenti posticci, brandelli di vecchie tappezzerie, decorazioni cristallizzate, impronte di quadri antichi, accessori abbandonati.
LA LUCE?….un completamento sincero…..
L’illuminazione di questa casa privata rappresenta perfettamente le molteplici possibilità che la luce crea, al di là della sua funzione base del permettere la visione in assenza di luce naturale. Qui la luce crea un percorso, un filo conduttore che guida nei vari ambienti di questa singolare abitazione del centro storico di Torino.
Realizzate nella pavimentazione, incassate e quasi invisibili, delle lame di luce scandiscono i vari ambienti, evidenziando i cambiamenti di finiture e di funzioni ed accostandosi perfettamente, con stacchi tra moderno e antico, alla semplicità degli ambienti, delle pareti intonacate e degli elementi d’arredo. Sulle pareti spiccano le decorazioni ad arabeschi, in forte contrasto sia con le pareti che con il colore freddo delle luci ma, per loro natura, elementi leggeri ed eleganti che avvolgono le pareti e conducono lo sguardo oltre i volumi degli ambienti.
Elementi ad applique contribuiscono all’illuminazione generale e d’accento e piccole reglette lineari illuminano la camera padronale, arricchita da un materiale particolare come il policarbonato con finitura HoneyComb; la luce viene filtrata e moltiplicata dalla struttura a nido d’ape, evidenziando il soppalco e la struttura del letto.
Progetto: studio architetto Francesco Massarini
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http://europaconcorsi.com/projects/153852-arabeschi-in-casa-bottega
Una casa in cima alla collina, quasi una villa di Eisenman, ma in mattoni faccia a vista (1975, arch. Pio Luigi Brusasco e Giovanni Torretta). Due piani fuori terra, una tensione perfetta di pieni e vuoti, e un piano seminterrato, che era il garage, ed è diventato casa. Cemento armato, laterizio, ferro cor-ten e vetro per seguire brutalmente un diagramma compositivo in cui ogni allineamento ha un significato e ogni misura un valore. LA LUCE?…..fa parlare la materia, arriva, si insinua, percorre le superfici e le disegna….ma non ha nome, non ha forma, non ha design….è lei stessa design…..